Fu un colpo di fulmine per entrambe: lei, la casa, sapeva sin dal primo momento che l’avrei resa magnifica come non mai e che, al contempo, avrei fatto attenzione a non toglierle quelle rughette che tanto accrescevano il suo fascino. Io, come la vidi, la vidi “finita” – ossia così come oggi è casa nostra e quella dei nostri Ospiti... perché quando ne ridisegnai gli interni e complice l’amico Daniele Biancardi che mi mise la pulce nell’orecchio, la progettai sin da subito per divenire in futuro anche un Bed and Breakfast...
Fu una prova di forza per tutti e tre! Il mio compagno investì ogni centesimo e io, oltre ai miei di centesimi, tutto il mio ingegno, tutta la mia fantasia e, soprattutto, la mia passione-ossessione per il bello. Seguii in prima persona il cantiere, documentando i lavori con oltre 4000 foto e in qualsiasi condizione meteorologica (passando da quasi due settimane a -15°C nell'inverno 2009 alle estati torride vicino ai 40°C degli anni successivi), ridisegnai la casa apportando poche ma essenziali modifiche, mi inventai architetto, arredatrice e sarta, cucendo gli arredi per ogni stanza e applicando a tutto campo il mio 3D, ossia un innato senso a vedere le cose laddove devono ancora materializzarsi, mentre il mio compagno con mano sapiente restaurò ogni singolo mobile al quale avevo trovato la giusta collocazione.
Continua nel capitolo "La trasformazione"
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È disponibile una copertura gratuita Wi-Fi ma NON abbiamo la televisione!