In attesa di poter iniziare con i lavori di ristrutturazione e di mettere mano al giardino, decidemmo di volerci dedicare all'orto - pur non avendo assolutamente nessuna esperienza, né pratica, né teorica!
Inizialmente era poco più grande di quello attuale ma è rimasto nella sua collocazione originaria, cedendo solo il necessario per realizzare una zona di passaggio utile per posizionare sdraio, tavolino e ombrellone affacciati sul biolago.
Anche il livello originale, leggermente rialzato dal terreno circostante, è rimasto come era, suggerendo in modo del tutto naturale la realizzazione di un rustico muretto, come cesura tra il giardino vero e proprio e la zona adibita alle orticole e lungo il quale nella bella stagione fioriscono rigogliosamente i morbidi rami dei capperi.
Non uso pesticidi o diserbanti. Per le verdure uso le sementi di Fratelli Ingegnoli SpA (MI) mentre per gli alberi da frutto mi sono avvalsa del Vivaio Maioli Frutti Antichi di Salvaterra (RE). Eventuali insetti dannosi vengono contrastati con una oculata immissione di insetti antagonisti forniti da Bioplanet (FC) o con barriere meccaniche.
Uso un mix di cenere (faggio e rovere bruciati d'inverno del camino) e, a volte, qualche carriolata di letame per concimare il terreno. Per facilitare il lavoro di diserbo e di rotazione, le singole poste destinate alla coltivazione sono ormai delimitate dalle pareti di ex casse di legno che mi aiutano a sgrondare il terreno e a tenere a bada le infestanti. Attorno ad un alberello di alloro qui crescono felici e a volte anche un po’ spennacchiati (dipende da quanto tempo ho a disposizione): insalata, pomodori, rapanelli, bietole, zucchine e tre varietà di rabarbaro (uso i gambi lessi per preparare una crostata al rabarbaro con cappello di meringa ) e i cipollotti, grigliati nel forno a legna, sono una specialità della casa.
In estate trasformo un abbondante raccolto di pomodorini in un sugo al basilico che, debitamente invasettato, ho a disposizione per tutto il periodo dell'anno.
Fino a quando avevo le piante di rosmarino, le fragole al rosmarino erano una mia specialità: casualmente avevo piantato delle piante di fragole accanto ai rosmarini. La consociazione fu talmente favorevole che le fragole non hanno solo il sapore delle fragole ma anche la spiccata nota profumata, tipica dell'essenza di rosmarino. Una inconsueta ma gradevolissima combinazione di sapori con cui ho creato anche un intrigante gelato di fragole al rosmarino!
Fichi e prugne crescono in abbondanza come anche i cachi e sto osservando con attenzione l'evoluzione di un piccolo pesco piantato nel 2015, di una vite moscato piantata nel 2016 e di due piante di kiwi piantate nel 2014. Nel 2018 sono riuscita ad assaggiare i primi frutti dell'asimina sunflower. In mancanza di spazio ho fatto innestare nel 2016 dei rami di susine regina claudia sull'albero di prugna casalinga. L'alberello di amelanchier (per corvino) e il cotogno, per quanto non crescano nell'orto, regalano ogni anno un copioso raccolto: le pere cotogne sono la base per una fantastica gelatina di pere cotogne mentre i frutti dell'amelanchier vengono messi a macerare nel brandy per poi essere serviti con un gelato con bacche di amelanchier (oltre che essere buonissimi mangiati semplicemente appena colti o per realizzarne un delizioso liquore da fine pasto)!
Ai piedi dei pioppi ho piantato un piccolo filare di uva spina e in autunno qui fanno capolino prima i funghi pioppini e poi i fiori di zafferano. Sto meditando dove piantare un filare di lamponi...
PS: la foto in alto fu scattata nel 2010 quando l'orto, selvaggio e in piena produzione, praticamente godeva di vita propria!
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A tutela della sicurezza interna, i locali comuni sono monitorati ininterrottamente tramite un impianto di registrazione video.
È disponibile una copertura gratuita Wi-Fi ma NON abbiamo la televisione!